Casa dell′Agronomo
Pianosa (LI)
Architettura
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L′incontro con Pianosa ha cambiato la vita di molte persone, note e sconosciute, appartenenti alla storia e al tempo odierno. Un dato comune è che la bellezza di Pianosa ti spiazza. Il muro Dalla Chiesa dell′ex carcere di massima sicurezza, convive, con tutto il suo doloroso significato, con una natura selvaggia, a due passi dai Bagni di Agrippa, e tutto ci, prima di far riflettere, lascia senza fiato. Colori, luce, rumori di una natura intatta, ed un perfetto isolamento non fanno sentire soli, ma al centro dell′universo.
La bellezza ci spiazza ma ci accoglie e ci predispone a un atteggiamento positivo. La bellezza è sintesi, libera ENERGIA ed è un RICORDO PERMANENTE.
La bellezza MUOVE e genera PROGETTI e ci rende RESPONSABILI.
Qualche pedagogista, e a Reggio Emilia ne abbiamo tanti, ha affermato che oltre alla FAMIGLIA e alla SCUOLA, esiste un 3° EDUCATORE, che è il CONTESTO in cui si vive e si lavora.
L′isola di Pianosa, luogo perfetto per portare avanti progetti con l′anima, dove l′economia può essere CIRCOLARE, è e non segue la logica del massimo profitto e del rifiuto da smaltire.
Produttore e consumatore possono essere complementari. L′isola come luogo recintato da limiti naturali. PARADISO, dal greco Pardeisos, giardino, a sua volta dall′iranico PAIRI-DAEZA, luogo recintato, composto da PAIRI, intorno e DAEZA, muro. Il muro convive con la crescita di piante, che non solo producono cibo, ma sono anche belle. Qui può essere nutrito il corpo ma anche lo spirito.
Gaetano Chierici, autore degli scavi archeologici a Pianosa, descrivendo l′opera del Direttore Ponticelli, scriveva ho ammirazione per la meravigliosa novità di una terra selvaggia, che l′espiazione per colpa muta in un giardino.
Il recupero della casa dell′Agronomo è per questo, e per altri motivi, il motore propulsore di un progetto molto importante per la società civile, la comunità scientifica ed educante. Solo un progetto con un′anima, che colpisca la dimensione più intima delle persone e rimanga un′esperienza da ricordare, potrà seminare conoscenza e generare una responsabilità comune per tutelare e valorizzare Pianosa.
CONCEPT DEL MUSEO
L′ECO-MUSEO nasce come punto di partenza di un percorso che si svolge per una minima parte all′interno, e per la maggior parte all′esterno dell′edificio. Il Museo sarà come un cannocchiale rivolto sull′isola per far conoscere l′evoluzione del paesaggio attraverso la storia, i suoni, i colori e i materiali. L′esperienza all′Eco-museo servirà come motore e propulsore iniziale per far visitare l′isola con il giusto sguardo, una tappa iniziale per partire verso l′esplorazione guidata di Pianosa.
Sarà una LENTE DI INGRANDIMENTO sull′isola; qui sarà possibile esporre e promuovere progetti di ricerca in campo naturalistico, agrario, archeobotanico e archeologico. Le esposizioni sono pensate per essere flessibili e adattabili alle scoperte e alle ricerche che si effettueranno nei prossimi anni. L′apertura dell′ECO-MUSEO segnerà un percorso di rinascita sull′isola, dando forma e sostanza ai progetti di attività agricole di ricerca compatibili con le finalità; del Parco, aprendo un nuovo capitolo nella storia di Pianosa.
Progetto di restauro e museografico: Arch. Mauro Severi, Arch. Emilia Lampanti Arch. Giancarlo Grassi , Arch. Cecilia Salsi, arch. Cristina Severi
Strutture: Ing. Paolo Delmonte, Ing. Saverio Fontana Studio associato di ingegneria Ingeos
Impianti: Ing. Marco Boschini e Ing. Stefano Anzillotti REN SOLUTION srl
Progetto museografico archeologia: Dott. Archeologo Ottavio Malfitano
Progetto museografico agronomico: Dott. Agronomo Marcella Minelli
Consulenza indagini restauro: Ivan Marmiroli, Marmiroli srl
Progetto paleo-archeo-botanico: Università Modena-Reggio (UNIMORE), Prof. Assunta Florenzano, docente di Botanica, Scienze Naturali
Consulenza archeologica: Dott. Roberto Macellari, Responsabile collezioni archeologiche ed etnografiche Musei Civici Reggio Emilia
Consulenza beni culturali: Arch. Elena Macchioni, Specialista in Beni Culturali e Paesaggio
La bellezza ci spiazza ma ci accoglie e ci predispone a un atteggiamento positivo. La bellezza è sintesi, libera ENERGIA ed è un RICORDO PERMANENTE.
La bellezza MUOVE e genera PROGETTI e ci rende RESPONSABILI.
Qualche pedagogista, e a Reggio Emilia ne abbiamo tanti, ha affermato che oltre alla FAMIGLIA e alla SCUOLA, esiste un 3° EDUCATORE, che è il CONTESTO in cui si vive e si lavora.
L′isola di Pianosa, luogo perfetto per portare avanti progetti con l′anima, dove l′economia può essere CIRCOLARE, è e non segue la logica del massimo profitto e del rifiuto da smaltire.
Produttore e consumatore possono essere complementari. L′isola come luogo recintato da limiti naturali. PARADISO, dal greco Pardeisos, giardino, a sua volta dall′iranico PAIRI-DAEZA, luogo recintato, composto da PAIRI, intorno e DAEZA, muro. Il muro convive con la crescita di piante, che non solo producono cibo, ma sono anche belle. Qui può essere nutrito il corpo ma anche lo spirito.
Gaetano Chierici, autore degli scavi archeologici a Pianosa, descrivendo l′opera del Direttore Ponticelli, scriveva ho ammirazione per la meravigliosa novità di una terra selvaggia, che l′espiazione per colpa muta in un giardino.
Il recupero della casa dell′Agronomo è per questo, e per altri motivi, il motore propulsore di un progetto molto importante per la società civile, la comunità scientifica ed educante. Solo un progetto con un′anima, che colpisca la dimensione più intima delle persone e rimanga un′esperienza da ricordare, potrà seminare conoscenza e generare una responsabilità comune per tutelare e valorizzare Pianosa.
CONCEPT DEL MUSEO
L′ECO-MUSEO nasce come punto di partenza di un percorso che si svolge per una minima parte all′interno, e per la maggior parte all′esterno dell′edificio. Il Museo sarà come un cannocchiale rivolto sull′isola per far conoscere l′evoluzione del paesaggio attraverso la storia, i suoni, i colori e i materiali. L′esperienza all′Eco-museo servirà come motore e propulsore iniziale per far visitare l′isola con il giusto sguardo, una tappa iniziale per partire verso l′esplorazione guidata di Pianosa.
Sarà una LENTE DI INGRANDIMENTO sull′isola; qui sarà possibile esporre e promuovere progetti di ricerca in campo naturalistico, agrario, archeobotanico e archeologico. Le esposizioni sono pensate per essere flessibili e adattabili alle scoperte e alle ricerche che si effettueranno nei prossimi anni. L′apertura dell′ECO-MUSEO segnerà un percorso di rinascita sull′isola, dando forma e sostanza ai progetti di attività agricole di ricerca compatibili con le finalità; del Parco, aprendo un nuovo capitolo nella storia di Pianosa.
Progetto di restauro e museografico: Arch. Mauro Severi, Arch. Emilia Lampanti Arch. Giancarlo Grassi , Arch. Cecilia Salsi, arch. Cristina Severi
Strutture: Ing. Paolo Delmonte, Ing. Saverio Fontana Studio associato di ingegneria Ingeos
Impianti: Ing. Marco Boschini e Ing. Stefano Anzillotti REN SOLUTION srl
Progetto museografico archeologia: Dott. Archeologo Ottavio Malfitano
Progetto museografico agronomico: Dott. Agronomo Marcella Minelli
Consulenza indagini restauro: Ivan Marmiroli, Marmiroli srl
Progetto paleo-archeo-botanico: Università Modena-Reggio (UNIMORE), Prof. Assunta Florenzano, docente di Botanica, Scienze Naturali
Consulenza archeologica: Dott. Roberto Macellari, Responsabile collezioni archeologiche ed etnografiche Musei Civici Reggio Emilia
Consulenza beni culturali: Arch. Elena Macchioni, Specialista in Beni Culturali e Paesaggio
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