L′ala antica del monastero, caratterizzata dalla scarsa qualità costruttiva delle murature (costituite principalmente da sassi di fiume e malte povere di legante) e delle strutture orizzontali e voltate, è; oggetto di un corposo intervento di consolidamento statico, miglioramento sismico complessivo, con successivo restauro della maggior parte degli ambienti attualmente utilizzati dalla comunità monastica. Nell′ambito di tali opere si è proceduto all′adeguamento funzionale ed impiantistico secondo il criterio del minimo impatto sulle murature esistenti per non pregiudicarne le prestazioni strutturali e gli apparati decorativi. Di particolare risalto dal punto di vista tipologico e morfologico è l′impianto distributivo del primo livello, dove un elegante corridoio sovrastato da piccole cupole e volte a botte in canna e gesso disimpegna gli ingressi alle celle.

Edificio vincolato ai sensi D.L. 42/2004

Alta sorveglianza: Soprintendenza per i Beni Architettonici e il Paesaggio delle provincie di Bologna, Modena, Reggio Emilia (arch. Elisabetta Pepe)

luogo: Montecchio Emilia (RE)

committente: ordine religioso

progetto: arch. Emilia Lampanti

collaboratori: arch. Chiara Gandolfi, arch. Elena Macchioni, arch. Wainer Zannoni

strutture: ing. Paolo Delmonte, coll.: ing. Rita Parisoli (Studio InGeos)

progetto impianti: Termotecnici Associati (RE)

direzione lavori: arch. Emilia Lampanti

progettazione:2001, 2009

realizzazione: 2002-2004 I stralcio, 2010 II stralcio

imprese esecutrici: Messori srl (RE), Claudia Carpenito e Roberta Notari restauri (RE), GAI snc (RE) I stralcio, COESA srl (RE), Marmiroli srl (RE), GAI snc (RE) II stralcio

fotografie: Studio di architettura Lampanti, studio fotografico Losi