S. Giovanni Battista
Scandiano (RE)
Restauro
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La chiesa parrocchiale di Rondinara è situata in un piccolo borgo posto ai margini del terrazzo alluvionale sulla destra del Torrente Tresinaro.
Si hanno notizie della chiesa di San Giovanni Battista di Rondinara, edificata sulla riva sinistra del Torrente Tresinaro, dietro la fossa dell′antico castello, già dal XIV secolo. Nel 1543 è in rovina e viene ricostruita a partire dal 1664; fu poi restaurata nel 1789, mentre tra la fine dell′Ottocento e l′inizio del Novecento viene edificata la nuova canonica.
La chiesa attuale è dunque il risultato di più interventi, di cui quello del 1789 risulta il più significativo.
La facciata era investita da varie forme di degrado, tra cui distacchi di intonaco, riprese a calce nell′attacco a terra, presenza localizzata di muschi e licheni, macchie diffuse nel tinteggio, ed inoltre era ben evidente una lesione strutturale nella muratura e nei gradini di accesso dovuta al cedimento del terreno.
Il progetto di restauro ha previsto vari interventi di consolidamento strutturale, tra cui l′inserimento di micropali di sottofondazione.
Per quanto concerne i temi del restauro architettonico, le cromie evidenziate nei saggi stratigrafici mostrano una colorazione rosa sullo strato di intonaco a contatto con la pietra, sia sulla chiesa che sulla torre campanaria; un colore più scuro, rosso violaceo successivo, mentre un giallo ocra compare probabilmente ad inizio 800, insieme ai filetti verdi e blu attorno al portale di ingresso. Il giallo attuale evidente su facciata e parti del campanile è una imitazione di quest′ultimo strato.
Nel suo insieme l′edificio necessita di una ridefinizione e valorizzazione dell′immagine complessiva, coerente con gli interni e con l′ambiente circostante.
Considerate le condizioni generali dell′edificio, il progetto di restauro persegue i seguenti obiettivi:
A. risanamento del degrado dei singoli materiali
B. recupero funzionale dei singoli elementi costruttivi e della simmetria planimetrica
C. ricomposizione e valorizzazione dell′immagine complessiva dell′edificio in rapporto all′interno e al paesaggio
Criterio fondamentale sarà il recupero delle cromie in base sia ai risultati dei saggi stratigrafici sia in rapporto alle cromie prevalenti del luogo, caratterizzato dalla presenza di architetture di sasso. I rifacimenti di intonaco in alcune zone con pietra a vista avranno caratteristiche atte a valorizzare la trama muraria sottostante, in sintonia con il carattere semplice e rustico dell′edificio di antico impianto. Per ciò che concerne le cromie, in estrema sintesi si può affermare che recuperare i toni rosati degli strati più antichi servirebbe a ricondurre la chiesa ad una immagine meno recente, in sintonia anche con i resti dell′antico castello. Confermare invece il giallo già utilizzato per facciata e campanile evidenzierebbe l′aspetto otto-novecentesco, più legato alla canonica e meno al contesto preesistente.
luogo: Rondinara di Scandiano (RE)
committente: parrocchia S. Giovanni Battista
progetto: arch. Emilia Lampanti
collaboratori: arch. Wainer Zannoni, arch. Chiara Gandolfi
direzione lavori: arch. Emilia Lampanti
progettazione: 2000
realizzazione: 2001-2003
imprese esecutrici: Ferretti Sandro (RE)
fotografie: Studio di architettura Lampanti
Si hanno notizie della chiesa di San Giovanni Battista di Rondinara, edificata sulla riva sinistra del Torrente Tresinaro, dietro la fossa dell′antico castello, già dal XIV secolo. Nel 1543 è in rovina e viene ricostruita a partire dal 1664; fu poi restaurata nel 1789, mentre tra la fine dell′Ottocento e l′inizio del Novecento viene edificata la nuova canonica.
La chiesa attuale è dunque il risultato di più interventi, di cui quello del 1789 risulta il più significativo.
La facciata era investita da varie forme di degrado, tra cui distacchi di intonaco, riprese a calce nell′attacco a terra, presenza localizzata di muschi e licheni, macchie diffuse nel tinteggio, ed inoltre era ben evidente una lesione strutturale nella muratura e nei gradini di accesso dovuta al cedimento del terreno.
Il progetto di restauro ha previsto vari interventi di consolidamento strutturale, tra cui l′inserimento di micropali di sottofondazione.
Per quanto concerne i temi del restauro architettonico, le cromie evidenziate nei saggi stratigrafici mostrano una colorazione rosa sullo strato di intonaco a contatto con la pietra, sia sulla chiesa che sulla torre campanaria; un colore più scuro, rosso violaceo successivo, mentre un giallo ocra compare probabilmente ad inizio 800, insieme ai filetti verdi e blu attorno al portale di ingresso. Il giallo attuale evidente su facciata e parti del campanile è una imitazione di quest′ultimo strato.
Nel suo insieme l′edificio necessita di una ridefinizione e valorizzazione dell′immagine complessiva, coerente con gli interni e con l′ambiente circostante.
Considerate le condizioni generali dell′edificio, il progetto di restauro persegue i seguenti obiettivi:
A. risanamento del degrado dei singoli materiali
B. recupero funzionale dei singoli elementi costruttivi e della simmetria planimetrica
C. ricomposizione e valorizzazione dell′immagine complessiva dell′edificio in rapporto all′interno e al paesaggio
Criterio fondamentale sarà il recupero delle cromie in base sia ai risultati dei saggi stratigrafici sia in rapporto alle cromie prevalenti del luogo, caratterizzato dalla presenza di architetture di sasso. I rifacimenti di intonaco in alcune zone con pietra a vista avranno caratteristiche atte a valorizzare la trama muraria sottostante, in sintonia con il carattere semplice e rustico dell′edificio di antico impianto. Per ciò che concerne le cromie, in estrema sintesi si può affermare che recuperare i toni rosati degli strati più antichi servirebbe a ricondurre la chiesa ad una immagine meno recente, in sintonia anche con i resti dell′antico castello. Confermare invece il giallo già utilizzato per facciata e campanile evidenzierebbe l′aspetto otto-novecentesco, più legato alla canonica e meno al contesto preesistente.
luogo: Rondinara di Scandiano (RE)
committente: parrocchia S. Giovanni Battista
progetto: arch. Emilia Lampanti
collaboratori: arch. Wainer Zannoni, arch. Chiara Gandolfi
direzione lavori: arch. Emilia Lampanti
progettazione: 2000
realizzazione: 2001-2003
imprese esecutrici: Ferretti Sandro (RE)
fotografie: Studio di architettura Lampanti
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